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                     16/6/2016 - 19 GIUGNO - FIRENZUOLA ATTRAVERSO LA GUERRA

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19 GIUGNO -  FIRENZUOLA ATTRAVERSO LA GUERRA

Il 19 di giugno presso la l'Auditorium della Banca del Mugello , in Via Allegri a Firenzuola, si svolgerà la presentazione del Libro FIRENZUOLA ATTRAVERSO LA GUERRA , 368 pagine di ricordi e fatti vissuti , che l'Associazione Cittadini per la Difesa del Santerno , ha voluto raccontarci , a seguito di una lunga e minuziosa ricerca di memorie e frammenti di vita , testimoniati da chi ancora ha potuto raccontarli. Storie incredibili e dure a volte, che ci devono ricordare cosa è stata la guerra. Un libro emozionante da leggere , imperdibile. Consigliamo vivamente la partecipazione alla presentazione , in quanto saremo certi che verrete trasportati nel passato , dall'infinità e dalla precisione dei dettagli raccolti , e che quindi sarete , se pur per poco protagonisti delle vicende raccontate.
Di seguito riportiamo breve testo di Luciano Ardiccioni, che ha curato il manoscritto, pubblicato sul Filo del Mugello:



"Un libro per una memoria fondata sui fatti e sulle persone
Due anni fa abbiamo cercato di ricordare il 70° anniversario della distruzione di Firenzuola da parte dell’aviazione alleata ponendo due domande:
Perché gli americani hanno raso al suolo un paese che quasi certamente non era un obiettivo strategico?
È vero che i tedeschi hanno ordinato l’evacuazione di Firenzuola per mettere in salvo la popolazione dall’imminente bombardamento?Abbiamo pensato di approntare una ricerca per provare a rispondere a queste domande e alle molte altre che a queste sono connesse. A partire dall’immagine dei “tedeschi buoni”.Ci siamo trovati di fronte a una miriade di documenti, di testimonianze, di storie personali e collettive che raccontano le vicende del passaggio del fronte attraverso il territorio di Firenzuola. Ci siamo trovati di fronte a tanti frammenti che chiedevano di essere messi insieme per diventare un racconto il piú possibile unitario in cui tutti possano riconoscersi. E, soprattutto, la necessità di una narrazione in cui le vicende personali e locali acquistassero un senso piú ampio nel contesto e nella dimensione globale e totale della guerra.Per portare avanti questo lavoro il punto di partenza obbligato non poteva che essere il lavoro certosino di Pier Carlo Tagliaferri che nelle sue numerosissime pubblicazioni ha fatto conoscere, frazione per frazione, le vicende della guerra (e non solo della guerra) attraverso documenti preziosi, a partire dai Chronicon, cioè dai “diari” dei parroci del territorio di Firenzuola. Per nostra fortuna Tagliaferri ci ha messo a disposizione il suo archivio e la sua biblioteca, con una documentazione ancora in parte inedita.
Nel corso del nostro lavoro le domande si sono moltiplicate e le risposte diventavano ogni giorno piú difficili. Le informazioni si accavallavano e si contraddicevano e facevano emergere una realtà estremamente complessa. Abbiamo deciso di provare a dipanare la matassa partendo da lontano, considerando il periodo che va dalla Prima guerra mondiale alla nascita della Repubblica come unico «nodo» della storia della trasformazione del nostro paese da giovane monarchia risorgimentale-liberale a repubblica democratica.
Ci siamo trovati davanti a un vuoto pressoché totale rispetto allo studio del ventennio fascista a Firenzuola. Ancora una volta con l’eccezione di alcune importanti pagine del Tagliaferri soprattutto relative al rapporto tra il regime e le istituzioni scolastiche. Per colmare, seppure parzialmente, questo vuoto abbiamo utilizzato la documentazione del Casellario Politico Centrale, presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, e quella del Comitato di Liberazione Nazionale di Firenzuola che, a partire dal 1944, ha cercato di “fare i conti” con il recente passato fascista. E così sono emersi anche nel territorio di Firenzuola, oltre ai tradizionali pestaggi e purghe a base di olio di ricino, violenze molto gravi ed anche omicidi. Si è così dissipata un po’ la nebbia dell’oblio che per tanto tempo ha avvolto la storia del fascismo firenzuolino e sono emersi personaggi molto interessanti. Uno per tutti Vittorio Carli, personaggio di rilievo nazionale con un rapporto spesso conflittuale con il regime e alla fine protagonista di una adesione entusiastica al fascismo repubblichino.Al tempo stesso abbiamo incontrato interessanti figure di antifascisti: contadini, braccianti, operai che da subito si sono opposti al regime e in tanti casi sono stati costretti a scegliere la via dell’emigrazione. Tra questi Alfredo Mordini, nato a Poggio Tignoso, emigrato in Francia, combattente nella guerra civile spagnola, partigiano in Francia e poi in Italia, nell’Oltrepo pavese, che il 28 Aprile 1945 si trovò a Dongo, a comandare il plotone d’esecuzione dei gerarchi fascisti.
E la vita durissima di ogni giorno in un difficile territorio di montagna, quale emerge, ad esempio, dall’importantissima serie di testimonianze raccolte nel 1990 da Laura Camprincoli ed Elena Ghetti per la loro tesi di laurea. Un materiale prezioso e, purtroppo, ancora inedito.La vita durissima diventa ancora più dura al momento dell’occupazione nazista. Come sospettavamo, alla presenza di tedeschi “buoni”, della quale diamo ampia testimonianza, si affianca quella dei tedeschi “cattivi”, con le loro aggressioni ai civili che, in un crescendo ininterrotto, arrivano ad arresti e deportazioni fino a compiere stragi vere e proprie, come quella del 26 Settembre a Sassoleone, sul confine tosco-emiliano.
Un altro punto da approfondire è stato quello della presenza partigiana. Una presenza importante, anche da un punto di vista numerico, che nella “memoria” locale è stata spesso sminuita, considerando i partigiani quasi esclusivamente come gente venuta da fuori, dalla Romagna, subíta dalla popolazione locale e spesso responsabile delle azioni repressive dei tedeschi. Dall’analisi dei documenti e degli archivi è emerso che nel corso dei mesi si era stabilito fra la popolazione e i partigiani un rapporto di reciproca fiducia; e soprattutto che i firenzuolini, per nascita o per residenza, che hanno aderito attivamente al movimento partigiano sono stati più di duecento, fra loro anche molte donne.Un ruolo determinante nel rapporto fra popolazione e partigiani è stato svolto dai parroci. Nello studio delle attività dei parroci abbiamo trovato una lettera del cardinale Elia Dalla Costa, essenziale per comprendere il rapporto fra il clero e il fascismo repubblichino.E poi abbiamo cercato di ricostruire la guerra “tradizionale”, quella fra gli eserciti regolari. Abbiamo ricostruito le fasi del bombardamento di Firenzuola, la battaglia per lo sfondamento della Linea Gotica e gli effetti disastrosi dello spostamento di truppe alleate sul fronte francese e il conseguente blocco dell’avanzata verso Bologna. Blocco che provocò una crisi gravissima delle formazioni partigiane (ma anche delle truppe alleate) e lasciò ai tedeschi la possibilità di organizzare una nuova linea di resistenza e di perpetrare stragi come quella di Monte Sole.Mentre la guerra era ferma a poche decine di chilometri a Nord di Firenzuola, la società civile cercava di organizzarsi e di (ri)costruire forme di partecipazione democratica. L’archivio del CLN di Firenzuola, presso l’Istituto Storico della Resistenza Toscana, mostra tutte le difficoltà incontrate nello sforzo di dar vita a una società nuova, ma anche come quel processo si sia messo in moto e abbia dato i suoi frutti.L’aspetto più interessante del nostro lavoro, durato molti mesi, è stato il contributo di molte persone che hanno collaborato non soltanto accettando di portare la loro testimonianza, ma anche fornendo spontaneamente documenti, notizie e suggerimenti."
Luciano Ardiccioni

Curatore della pubblicazione
e coordinatore del progetto “Memoria per la Pace”
dell’Associazione Cittadini per la Difesa del Santerno “ – Firenzuola

FOTO: Archivio Piercarlo Tagliaferri

Hanno realizzato il volume:

Luciano Ardiccioni: coordinamento, redazione di testi, ricerche d’archivio, raccolta delle testimonianze, revisione dei testi;

Luca Calzolari: capitolo sul bombardamento di Firenzuola, testimonianze e documenti relativi a Bruscoli, documentazione sulla Quinta Armata;

Samuele Casini: ricerca di testimoni e raccolta delle testimonianze, digitalizzazione di testi documentari, revisione dei testi;

Pietro Galeotti: capitolo sullo sfondamento della Linea Gotica, documentazione fotografica, ricerche d’archivio;

Rosanna Marcato: ricerche d’archivio on line, redazione di testi, ricerca di testimoni e raccolta delle testimonianze, revisione dei testi;

Federigo Monducci: ricerca di testimoni e raccolta delle testimonianze, revisione dei testi, scansione documenti;

Giuseppe Puccetti: ricerca e selezione immagini della distruzione di Firenzuola;

Riccardo Vagli: digitalizzazione di testi documentari, revisione dei testi.

La pubblicazione è stata realizzata

con il patrocinio della Regione Toscana, dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello,

del Comune di Firenzuola

con il contributo della Regione Toscana e della Banca del Mugello – Credito Cooperativo

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