MUSEO DELLA PIETRA SERENA DI FIRENZUOLA
Il Museo, fondato il 19 dicembre del 1999,rappresenta un tributo all’abilità dei maestri scalpellini di Firenzuola, ed una celebrazione della pietra serena, materiale che ha rivestito un’importanza fondamentale nella storia e nella tradizione scalpellina di Firenzuola.E’ ospitato negli ambienti sotterranei corrispondenti alla rocca quattrocentesca, riportata alla luce durante un intervento di restauro della Piazza. Pertanto le strutture difensive dei baluardi, nonché le camere d’armi e i camminamenti in galleria costituiscono l’inedito scenario in cui si sviluppano le sezioni del museo. Una sezione è dedicata ai “manufatti del quotidiano”, oggetti propri delle dimore contadine, quali acquai, camini, macine ed abbeveratoi presenti in mulini, frantoi, stalle e aie. Il museo dedica inoltre un settore agli attrezzi utilizzati dai maestri scalpellini nel loro lavoro: binda, bocciarda, martellina, mazzuolo e scalpello. A proporre il collegamento con l’oggi, troviamo opere di scultura contemporanea negli spazi che conducono alla conclusione del percorso museale, nel vano circolare coperto a volta e già destinato all’alloggiamento di armi quando Firenzuola era avamposto fortificato della Repubblica di Firenze.
L’orario di apertura al pubblico:
Per entrambi gli uffici (Ufficio Informazioni turistiche e Museo della Pietra serena) è il seguente:
Orario invernale (1° ottobre – 31 marzo): Giovedi, Sabato, Domenica e festivi ore 10.00 – 12.00
Orario estivo (1° aprile – 30 settembre): Lunedi 15.30 – 17.30 - Giovedi 9.30 – 12.30 Sabato, Domenica e festivi 10.30 – 12.30
Ufficio Pro Loco: Piazza Don Stefano Casini, 4 - Firenzuola +39 055 / 8199477 oppure +39 366 / 3963584 fax + 39 055 / 819366 proloco@comune.firenzuola.fi.it - museopietraserena@comune.firenzuola.fi.it
Biglietti di ingresso Museo della Pietra serena di Firenzuola: intero € 3,00 ridotto (ragazzi 6 – 13 anni) € 1,50 ridotto (scuole) € 1,50 ridotto (gruppi) € 1,50 gratuito per i residenti nel Comune di Firenzuola
MUSEO STORICO ETNOGRAFICO
Il Gruppo Archeologico di Bruscoli (G.A.B.)censisce e studia,da un punto di vista storico-archeologico,il territorio montano e le alte vallate del Passo della Futa. Il museo consente ai visitatori di conoscere la storia di queste zone, le vicende di cui sono state testimoni nei secoli e le tracce che hanno lasciato, il tutto con l’ausilio di documenti e di ricostruzioni plastiche(ben oltre mille sono gli oggetti esposti).L’itinerario museale si snoda in tre sezioni: reperti Geo-Archeologici frutto delle campagne di scavo effettuate lungo i selciati antichi e sui ruderi del Castello medievale dei Conti Alberti,in Bruscoli;usi e costumi della civiltà contadina, attrezzi,utensili e ricostruzione di ambienti;residuati bellici del secondo conflitto mondiale in relazione alla Linea Gotica che tagliava questi territori.La Strada Romana,La Flaminia militare, fatta costruire dal console C. Flaminio nel 187 A.C., collegava Bologna ad Arezzo valicando l’Appennino nei pressi del Passo della Futa. Lunghi tratti dell’imponente pavimentazione sono stati riportati alla luce nelle faggete di Bruscoli (la massicciata scoperta è circa 11 Km)
Il Museo storico etnografico di Bruscoli è visitabile la domenica e i giorni festivi, dalle 15 alle 18,30. Il mese di agosto è possibile visitarlo tutti i giorni, previa prenotazione. Tel. 055.818110 - E-Mail gab.bruscoli@gmail.com
MUSEO DEL PAESAGGIO STORICO DELL'APPENNINO
Il Museo è significativamente ordinato nei locali della storica Badia di Moscheta, protagonista del disegno del paesaggio appenninico,proprio per riconoscere i segni e le modalità secondo cui si è andato configurando nel tempo il rapporto tra ambiente naturale ed azioni umane.L’itinerario museale è organizzato in modo da consentire una progressiva lettura dei caratteri peculiari del paesaggio dell’Appennino mugellano; uno spazio particolare è poi riservato ad esperienze conoscitive/percettive del mondo naturale nella sua globalità (geologia, fauna, flora).La prima sezione è dedicata alla storia della Badia di S.Pietro a Moscheta ed agli effetti che l’azione dei monaci ha avuto sull’organizzazione boschiva ed insediativa; la seconda sezione “Il paesaggio percepito” consente di esplorare il paesaggio“ dal di dentro”. Gli elementi adatti a definire la peculiarità del paesaggio sono individuati attraverso un itinerario temporale che seleziona i segni impressi nell’ambiente dall’azione dell’uomo, organizzati in 5 scenari corrispondenti ad altrettante epoche storiche: Il paesaggio delle selve e dei castelli; “Terre nuove”, coltivi e boschi; L’invenzione del paesaggio appenninico:strade, paesi e campagne fra ‘700 e ‘800; Il paesaggio delle ville-fattorie fra ‘800 e ‘900; Dalla montagna disabitata alla montagna riabitata.
PICCOLO MUSEO DEL COVIGLIAIO
Collezione privata di oggetti del passato ed attrezzi agricoli.
Il Piccolo Museo del Covigliaio nasce nel 2012 su iniziativa di Mario Mantelli che negli anni ha recuperato, conservato e restaurato attrezzi della civiltà contadina e artigianale di un tempo.Il Piccolo Museo è composto da carri agricoli a trazione animale di varie forme e per usi diversi, aratri, erpici di varie epoche, seminatrice, trinciaforaggio, vaglio svecciatoio cilindrico in due pezzi, spularine, attrezzi da granaio e da cantina; inoltre ci sono anche attrezzi da fabbro, maniscalco, falegname, ciabattino, macellaio, norcino ecc.
Informazioni e visite: Mario Mantelli, Località Palventa Covigliaio, Firenzuola - Tel. 331 2933434
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